martedì, giugno 26, 2007

PER LA SERIE: … L’IMPORTANTE E’ INCASSARE…
(scritto gentilmente concess
o da Tiger)

Non è la prima volta che parlo del servizio mediocre (per non dire di peggio), che ci viene dato in diversi esercizi pubblici del Cantone. Qui vi racconto un episodio che mi è capitato ieri sera, domenica 24 giugno 2007… Avevo voglia di griglia… e ho pensato di andare in un grotto, per placare la mia fame di costine. Non conoscevo questo esercizio pubblico, ne avevo sentito parlare, ma non ci ero mai stata. Giungiamo sul posto verso le 20.45. Il grotto è uno di quelli tipici, all’ombra delle piante. Ci sono alcuni clienti, e, detto tra parentesi, anche un’orda di bambini urlanti, che giocano a pochi passi dai tavolini. Pace amen, normalmente me ne sarei andata, visto che amo mangiare in tranquillità, ma considerata la FAME, decidiamo di fermarci ugualmente e di sopportare gli schiamazzi che ci accompagneranno per tutta la cena. Peccato che non abbiamo potuto prendere posto nei tavoli liberi con vista lago, proprio perché quella zona, era stata colonizzata dai bambini (del tipo: uno và lì per la vista lago, ma non può usufruirne, perché ci giocano i bambini!). Vabbé… Non essendoci le costine, optiamo per la luganighetta con contorno (preceduta da un piatto di affettato misto come antipasto). Quando ci portano la luganighetta, noto che le porzioni sono scarse: tre pezzetti di salsiccia, con due cucchiaiate di patate. In pratica delle mezze porzioni. 18.—fr. a piatto. Tanto? Poco? Diciamo che se fosse stata una razione normale/abbondante, non avrei avuto niente da dire sul prezzo. Alla fine, la golosità prevale sul mio senso d’igiene, e, chiudendo un occhio sul fatto che le torte fanno bella mostra di sé senza particolari protezioni su di un tavolo all’aperto, mi mangio anche una fetta di torta. Nel complesso il cibo era abbastanza buono. Ma ora, viene il “pezzo forte”… Dopo il caffè (pessimo), chiediamo il conto, paghiamo e rimaniamo comunque ancora seduti a parlare, anche perché nel frattempo, vedo che l’orda di bambini urlanti, accompagnati dai loro genitori (che non hanno fatto una piega tutta la sera per farli stare zitti), si appresta a lasciare il grotto.Rimaniamo noi, e alcuni altri clienti. Decidiamo di bere ancora qualcosa, e ordiniamo una gazzosa e un bicchiere di vino. Ci viene servito quanto ordinato, e paghiamo subito. Dopo un po’, gli altri clienti se ne vanno, e restiamo solo noi. Sono le 23.00 e da poco più di 10 minuti ci hanno portato da bere. Improvvisamente spengono le luci (proprio la collana di lampadine che illuminava la fila di tavolini dove eravamo seduti noi). Rimangono accese solo delle luci laterali. Ci guardiamo in faccia perplessi. Non abbiamo parole!! Lasciamo lì metà di quello che avevamo ordinato, e ce ne andiamo. Quando passo davanti alla porta del grotto, dico alla proprietaria: “ se dovevate chiudere, poteva anche dirmelo, prima che ordinassi da bere”. Lei mi risponde: “stavo per dirvi che se volete vi lascio una candela, se volete fermarvi ancora”. NO COMMENT!!! Rispondo semplicemente: “no grazie” e ce ne andiamo. Ma dove siamo?! Hai lì dei clienti, gli spegni le luci, e li vorresti mollare lì con una candela?? Roba da matti!!! Ora, io posso anche capire, che si voglia a volte chiudere prima, o magari le 23.00 è anche l’orario di chiusura di quel posto (ma comunque non è scritto da nessuna parte), ma in quel caso, me lo si dice PRIMA che ordino da bere! Invece questi pensano solo ad incassare, senza poi lasciarti il tempo di consumare! Questa è disonestà! Faccio osservare, che negli ultimi tempi, mi è successo almeno altre quattro o cinque volte, in posti diversi, di ricevere lo stesso trattamento: spengono le luci, per mandarti via, anche prima della mezzanotte. E magari 10 minuti prima, ti hanno servito tranquillamente da bere, guardandosi bene dal dire che stanno chiudendo. Questo vuol dire essere disonesti, burini, cafoni e prendere i clienti per i fondelli! Ma costa tanto parlare? Ci vuole tanto a dire: “signori scusate, ma stiamo chiudendo”? Che educazione è lasciare i clienti al buio?! Questo, aggiunto a tutta una serie di disservizi più o meno gravi, che chiunque può constatare e notare in molti esercizi pubblici: la fiscalità e rigidità degli orari della cucina, il fatto che si fanno ammazzare piuttosto che offrirti un digestivo o un caffé ogni tanto, ecc ecc. Ma è così difficile avere un po’ più di cortesia con i clienti? Il “bello” è che poi molti esercizi pubblici spendono soldi per farsi pubblicità sui giornali… Ma non hanno ancora capito che la miglior pubblicità è il passaparola, e questo può avvenire unicamente se i clienti vengono trattati bene?!

Tiger

1 commento:

Scorretto ha detto...

Tiger, posso riporarlo anche nel mio blog?
Ciao, _Gk_