lunedì, giugno 25, 2007

Immigrazione e globalismo economico -
40.000 Cinesi in Algeria!
(fonte:fattideuropa)


E chi l'avrebbe mai detto che una terra d'emigrazione come l'Algeria diventasse all'improvviso meta di lavoratori immigrati?! Sono 40.000 i Cinesi che lavorano in Algeria, un numero che ha già fatto parlare la stampa algerina di invasione.
L'aumento del prezzo del petrolio ha favorito, dopo anni di stagnazione, la crescita economica del paese, che si attesta ora al 5% annuo (il doppio della Francia per esempio). Le imprese cinesi di lavori pubblici, sempre alla ricerca di nuovi mercati, hanno aperto numerosi cantieri edilizi sul suolo algerino (ve ne sono più di cinquanta solo alle porte della capitale Algeri).
Più "disciplinati" e obbedienti, disponibili al lavoro sette giorni su sette e 12 ore al giorno contro le 8 dei colleghi algerini, gli operai cinesi sono perfettamente funzionali agli interessi elitari locali e stranieri. Non a caso questa "importazione umana" avviene proprio mentre 3 giovani algerini su 4 sono disoccupati! Dal video-reportage che vedete in basso, mandato in onda il 10 giugno dall'emittente televisiva francese M6 nell'ambito del programma 66 Minutes, potete facilmente rendervi conto delle condizioni di sfruttamento della manodopera cinese.
E' questo un aspetto fondamentale di quel sistema economico globalizzato che porta ad un continuo "ricambio" di forza-lavoro immigrata a partire dalle nazioni più ricche ed inghiotte quelle progressivamente più povere in un vortice di inter-dipendenza strutturale, con tutte le conseguenze sul piano etno-culturale a noi ben note.

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