lunedì, dicembre 18, 2006

Un altro Clemente, dopo il Paolo, mi da del fascista? Ma per favore....

LUGANO - “Li avevo redarguiti preventivamente, anche perché sapevo che ci sarebbero state provocazioni”. Giuliano Bignasca, leader della Lega, aveva chiesto esplicitamente ai giovani leghisti ticinesi di non importare manifestanti italiani a Lugano, lo scorso 9 dicembre. “Non voglio che ci arrivino casini dall’Italia - ribadisce al Caffè -, anche gli sprayer, che hanno imbrattato la città arrivano da Como”. Ma nell’incontro “ravvicinato”, fra giovani leghisti e autonomi del Molino erano presenti, seppur in numero limitato, agitatori provenienti d’oltre confine, esponenti della destra estrema, neofascista, Forza Nuova e Fiamma tricolore. Una ventina circa, teste rasate, naziskin. “Non so cosa centrino questi con i ragazzi padani, perlopiù brava gente - aggiunge Bignasca”. Ma i rapporti fra i giovani leghisti locali ed esponenti della destra estrema italiana non sono cosa nuova. Già in passato si sono avuti incontri, e scambi in Ticino e in Italia Un rapporto che ha in Umberto Marra, dell’Udc, un interlocutore importante che conferma questo tipo di vicinanza politica con la destra “fascista ed ex fascista” di Alleanza nazionale “ma a titolo privato”. Secondo Marra sarebbero però più strutturati ed organici i rapporti fra la sinistra estrema ticinese e movimenti analoghi in Italia. Sono noti i collegamenti fra gli autonomi del centro sociale Leoncavallo di Milano e quelli del Molino di Lugano. Alla contromanifestazione organizzata dai Molinari a Lugano hanno dato la loro adesione circoli giovanili dell’Arci di Varese. Di tutt’altro indirizzo invece l’invito al dialogo lanciato dai Verdi ticinesi. Un manifesto per la difesa dei valori di una Svizzera aperta, terra di lavoro e integrazione, dove tutti i cittadini godono degli stessi diritti e sono sottoposti ai medesimi doveri… “che rifiuta il razzismo e la xenofobia come strumenti del far politica”. Già 150 le personalità che l’hanno sottoscritto. (clemente mazzetta, Il Caffé)


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Certo che se uno mi da del fascista, come fa Clemente Mazzetta, ha capito molto dalla vita. Un po' come dare a tutti gli autogestiti del Molino dei "brozzoni", dei "nullafacenti", dei "cannaioli" o dei "lazzaroni", tutti gli albanesi sono dei sfruttatori di prostitute, i rumeni tutti dei svaligiatori di appartamenti, gli africani tutti degli spacciatori di bolas, gli equadoriani tutti dei vagabondi suonatori del niente, gli italiani-nordici tutti dei sciuri brambilla, i terroni tutti dei mafiosi, i tedeschi tutti nazisti, gli spagnoli tutti dei toreador, gli austriaci tutti dei ballerini di valzer e fans di Joerg Haider, gli olandesi tutti dei pedofili, i belgi tutti dei fiamminghi indipendentisti, gli americani tutti pro-Bush, gli ebrei tutti integralisti di Hamas, i cileni tutti pro-Pinochet, gli inglesi tutti con il the in mano, gli irlandesi con la birra scura, i bernesi tutti lenti, i losannesi tutti comunisti, i ginevrini tutti pro-Onu, i grigionesi tutti stambecchi ecc... Ahe, semplici pregiudizi, come sempre, duri a morire. Peccato che Mazzetta non sappia che ascolto spesso i brani di Giorgio Gaber, cosa é la Destra e cosa é la Sinistra? Sono di Destra, e non l'ho mai smentito, ma lontanissimo da certi liberalismi da fare accaponare la pelle ad un operaio come me. E, in alcune tematiche, sono più a Sinistra dei cultori della Sinistra estrema. Dipende. E questo vuol dire essere fascista? Ma per favore.... sono me stesso, soggetto non omologato, ragiono con la mia testa. Talvolta sbagliando, talvolta no. Semplice, ma difficile da capire per chi ragiona, e scrive, con la testa della propria casa editoriale. Alla faccia della libertà, e soprattutto la verità, di stampa.

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