giovedì, febbraio 15, 2007

I DIARI DEL DUCE, FRA CHICCO FRIGERIO, LELE MORA E ...SERGIO SALVIONI!di Marcello Foa - giovedì 15 febbraio 2007, 09:00
Lugano - Maurizio Bianchi, il figlio del partigiano «Renzo» nega tutto. E chi lo conosce bene sa che negherà fino alla morte. «Non ho mai posseduto i diari di Mussolini», dichiara al Giornale. Per rendere più credibile la sua versione rileva che il padre «è morto 18 anni fa, mentre il partigiano citato dai giornali sarebbe scomparso di recente». L’osservazione è ineccepibile. Eppure tutti gli indizi portano a lui ( clicca qui, Sergio Salvioni possessore delle carte?). Lugano è una città piccola e non è complicato ricostruire la storia. E che storia: vede protagonisti meccanici, faccendieri, gestori di bus, gente dello spettacolo fino ai grandi nomi della politica italiana.Tutto inizia poco più di due anni fa. Una confidenza di troppo o forse il desiderio di farla finita con una vita certo non agiata. «Ho ereditato le memorie del Duce», sussurra il figlio del partigiano a un amico, un «soci» come si dice in dialetto ticinese, che di professione fa il meccanico. Gran brava persona, ma certo non l’interlocutore più indicato per gestire questioni del genere. Lui, il «soci» conosce un famoso imprenditore di origine slava, da tempo residente a Lugano, e lo avvicina, ma la trattativa non va in porto. E allora coinvolge un altro amico; il Davide, Davide Taddei titolare di un’agenzia di bus che effettua la navetta con l’aeroporto di Malpensa. È un piccolissimo imprenditore, eppure dice di avere buoni contatti con gli ambienti politici italiani.Siamo all’inizio del 2005, il figlio del Duce, Romano, è ancora vivo e di tanto in tanto viene a suonare nei locali luganesi. Diventa amico del Chicco, quel Frigerio, che negli anni Ottanta conobbe una certa popolarità come proprietario di una squadra di basket prima di riciclarsi nei Novanta come gestore di ristoranti. «Io dei diari non ho mai saputo nulla», giura parlando con il Giornale. Ma è in uno dei suoi locali che il figlio del partigiano incontra, alla fine del 2005, il figlio del Duce. Gli mostra le fotocopie delle carte. Per Romano sono autentiche o almeno così si vocifera a Lugano. Il Taddei non ha più dubbi: bisogna
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7 commenti:

Scorretto ha detto...

hanno dimenticato tra i protagonisti un grandissimo professore del Lilu 1 (non Pusterla ahahah)

UMBERTO MARRA ha detto...

Cas-tel-li....ciao Gense!

Scorretto ha detto...

Castelli che ci aveva fatto vedere un film sui crimini di Pol Pot ;-) Ciao Umbe!

UMBERTO MARRA ha detto...

uella, non lo conosco. Anzi, di solito i Prof mi sono sempre stati un po' sulle @@. Finalmente uno in gamba :-)

Scorretto ha detto...

amato dagli studenti xché in classe facevano di tutto tranne che ascoltarlo...effettivamente divagava un sacco e parlava di cose che con l'economia e il diritto c'entrano poco, xò ad ascoltarlo bene dava parlava di un sacco di cose interessanti e snobbate dalle lezioni normali...in gamba, sisì :-)

Anonimo ha detto...

Tutte balle !!! I diari sono falsi .

UMBERTO MARRA ha detto...

Può darsi. Come le balle di uno che non si firma.