mercoledì, dicembre 27, 2006

SIMPATICI VECCHIETTI: NATALE CON I...
Dopo mesi che ho fatto l'interrogazione, facendo una ricerca, ho scoperto che qualcuno dell'MpS (estrema sinistra cantonticinese) mi ha addirittura dedicato un articolo, sul periodico Solidarietà, riguardo (ricordate?) la mia scoperta di prostitute e transessuali in uno degli stabili... della Cassa Pensioni della Città di Lugano. Beh, a parte le idee che ci contraddistinguono antiteticamente, ammetto che lo scritto mi ha fatto sorridere e, tanto di una volta, il "destronzo" Marra é stato dipinto bene pure dai "sinistronzi" :-) Ecco l'articolo:

Ha destato scalpore l’indecente scoperta di tre prostitute lettoni (un nome una garanzia) in un appartamento sussidiato della Cassa dei pensionati di Lugano.
Giustamente indignato, il Corriere del Ticino sfodera il catenaccio delle grandi occasioni: PROSTITUTE A PIGIONE MODERATA NELLO STABILE DEI PENSIONATI!
Al solo scopo di conoscere i suoi inserzionisti (ovviamente), il Direttore aveva composto un numero di telefono apparso nella rubrica a luci rosse del suo giornale e, a quanto pare, si sarebbe sentito rispondere “io sto a Pregassona in via Ceresio 1, quando arrivi chiamami ciao”.
La voce non sembrava quella di un pensionato comunale, non tanto per l’assenza di tremolio, quanto - riferisce sempre il Corriere del Ticino - per il “marcato accento straniero”.
È vero che la descrizione “Tatiana, un metro e 75 di altezza, occhi azzurri e belle forme” avrebbe dovuto insospettirlo, ma al giorno d’oggi - si è detto - “tra diete, liposuzioni e soggiorni a Abano pagati dalla cassa malati, anche i pensionati se la tirano”.
Inoltre Tatiana è un nome italiano perché finisce con la A. Chi poteva pensare male!
Il suo occhio contabile ha poi scovato altri due annunci che riportavano lo stesso numero telefonico.
“Un errore del tipografo!” ha mormorato stizzito“è sempre più difficile reclutare personale scrupoloso”.
Con il primo annuncio domandava lavoro “Chantal, una bionda con il seno della quarta misura”, mentre nel secondo la richiedente si doleva di essere “un transessuale femminile”.
“Ognuno ha la sua croce” si è commosso il Direttore.
Per fortuna che in Consiglio comunale siede il postino Umberto Marra. Per mesi ha notato la fila davanti a via Ceresio 1, ma ha pensato che fossero i Luganesi alla ricerca di un appartamento sussidiato. Poi però, imbucando le lettere, ha capito che la formosa Tatiana, la Chantal dalle tette giganti e il “transessuale femminile” arrotondano la pensione noleggiando le loro vagine e i loro seni smisurati.
Sconvolto, Umberto Marra ha interpellato il Municipio per sapere “come sia possibile che tutto ciò si verifichi proprio in uno stabile della Cassa pensioni e se sia giusto quando vi sono cittadini che aspettano in fila d’occupare un’abitazione a prezzo modico!”
Gli ha risposto Elmo Peduroni, un vecchietto che vive da 26 anni nel monolocale del terzo piano: “Tatiana, Chantal e il transessuale le ho invitate io. Sono vedovo e nessuno mi viene a trovare. Piuttosto che finire al BEL TRAMONTO, assistito da suore infagottate come le mogli dei Talebani, mi sono organizzato. Lo scorso autunno, il carro funebre ha asportato il locatario del decimo piano. Invece di dare l’appartamento a un altro rimbecillito, ho convocato l’assemblea degli inquilini che all’unanimità ha scelto le prostitute lettoni. Del resto la pensione non ci permette di pagare lo Champagne alla Romantica e l’ascensore è ormai l’unico veicolo che si può guidare senza soffiare nel palloncino”.
L’adozione di prostitute si è così rivelata una misura di igiene geriatrico che consigliamo all’ATTE - la funerea Associazione Ticinese Terza Età - accanto alla sempiterna lotta contro l’Alzheimer. Non è detto che una cosa non tiri l’altra.
Dopo anni di solitudine, quello del 2005 è stato un Natale autenticamente felice a via Ceresio 1. C’è chi giura di aver sentito i vecchietti - un po’ brilli - cantare a squarciagola “Natale coi troi, Pasqua con chi vuoi”.

Solidarietà - Anno 7 - N° 10 - 18 maggio 2006

Nessun commento: