mercoledì, ottobre 18, 2006


Un settimo degli svizzeri sono poveri? Una statistica smentisce la favola delle banche, del cioccolato svizzero e dei cucu'.... Purtroppo. La Svizzera non é piu' quel Paese dove la differenza tra poveri e ricchi era quasi assente. Vi era un ceto medio piuttosto se non agiato, perlomeno che viveva. Ora i poveri possono veramente definirsi tali. Anche in Svizzera. E i nostri politici? Semplice, importano altri poveri. Questa é la globalizzazione. Sicuro. Della poverta'.

4 commenti:

Unknown ha detto...

che novità...noi lo diciamo da sempre, ma tutti a dire che noi poveri cristi siamo la minoranza, che gli sfigati son solo gli stranieri o chi altri...esistono anche tanti svizzeri alla soglia della povertà.
Il partito dei poveri in svizzera interna ha preso un gran consenso...
é ora di cambiare e di non lasciarli piú fare...W CHAVEZ ahaha ;) Dexter

UMBERTO MARRA ha detto...

Caro Dexter, fa piacere che un PdL (per chi non é ticinese: i comunisti) scriva sul mio Blog. Vi é però una differenza fra la Destra Nazionale-tradizionale-sociale e voi: noi diciamo che i poveri devono restare nel loro Paese. Sbagliato importarli come si fa per le merci. Noi siamo contro la libera circolazione delle persone. Noi siamo per rafforzare le frontiere. Voi no. Voi siete per un mondo globalizzato, anche se andate in giro a dire che siete anti-global.Ebbene, io non lo sono. Sono antimondialista! Saluti. PS. E poi chi ti dice che a me Chavez non é simpatico? Eh? Smile.

Unknown ha detto...

Una cosa, un povero scappa dal suo paese, non siamo noi a importarlo.
Ti ricordi i tempi in cui si emigrava in america in cerca di fortuna...tra un po' toccherà a noi giovano ticinesi farlo, perché in ticino di possibilità ce ne sono poche.
Nessuno vuole importare poveri, ma non ha senso costruire dei muri, gli Usa ne stan facendo uno...cosa ne pensi della cintura messicana?

UMBERTO MARRA ha detto...

Ammetto, caro Dexter, che non conosco la "cintura messicana". M'informo e poi ti dico. Comunque l'unica cintura che ora conosco é quella che i nostri poveri stringono sempre di più.